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Leonardo, che aveva già progettato un sistema di dighe finalizzato a risolvere il problema della differenza di altezza (della comunicazione di bacini di diverso livello) rendendo il territorio navigabile, osservando le conche dei navigli, apportò i seguenti diversi miglioramenti e modifiche al sistema. La Conca dell'Incoronata, il nome della quale è dovuto alla vicina omonima chiesa del XIV secolo, è sita in fondo a Via San Marco all'interno dei bastioni dopo il cosiddetto "Tombun de San Marc". Successivamente fu detta, insieme al ponte retrostante, anche "Conca delle Gabelle" perché in quel punto d'ingresso in Milano si esigeva il pagamento delle gabelle, cioè delle tasse indirette sugli scambi e consumi di merci e il trasporto delle persone. La Conca dell'Incoronata oggi si presenta senz'acqua, con i portoni di legno in restauro ad opera del CeSRL- Centro di Studi e Ricerche sul Legno- (ancorché restaurati nel 1996), identici a quelli disegnati da Leonardo da Vinci e oggi visibili nel Codice Atlantico (f. 240 r-c) conservato nella Biblioteca Ambrosiana di Milano e con il ponte in ceppo d'Adda e la garitta in mattoni.